Quale la prima condizione per essere presidente della Repubblica? Amare l’Italia più di se stesso e averne dato la prova di esserne capace, aver dato prova di amore. Sono felice dell’elezione di Sergio Mattarella perchè ci siamo davvero.
Vedo dietro di Lui la sua tradizione familiare di fedeltà e di servizio. Suo padre ha collaborato con Luigi Sturzo militando nel partito popolare che si oppose alla dittatura fascista, il fratello Piersanti è stato assassinato dalla mafia e Lui, docente universitario sentì il dovere di continuare l’opera del padre e del fratello servendo l’Italia nella politica. Il suo DNA è di tutta garanzia. E’ stato membro della Democrazia Cristiana del gruppo che faceva riferimento ad Aldo Moro, anch’esso assassinato, ha continuato nel partito fino a quando , segretario Buttiglione, fu proposta la scelta della destra e a quel punto non accettò, sarebbe andato contro la storia, e fu proprio così. Nei vari governi che seguirono fu ministro anche della Difesa e proprio allora ebbi occasione di collaborare con Lui come Ordinario Militare d’Italia. Succedeva ad un grande :Nino Andreatta.
E’ vedovo da due anni e vive come un monaco nella foresteria della Suprema Corte. Ha avuto una bella famiglia ed è stato uno sposo fedele e un padre attento ai suoi figli e a quelli del fratello PIersanti. Quando lo vedremo giurare fedeltà alla Costituzione possiamo fargli garanzia che sarà fedele perché lo è sempre stato.
Conduce una vita sobria e riservata, virtù rare per quella categoria di persone a cui appartiene, questo ci fa concludere che è una persona tutta sostanza, proprio quello che ci voleva in questo tempo in cui la pubblicità trionfa e regna.
Ho detto questo, non per fare un inutile elogio che potrebbe più assomigliare ad un elogio funebre che alla presentazione di un curriculum, ma per dire che il Presidente della Repubblica, il Primo cittadino d’Italia, deve essere necessariamente uno specchio a cui tutti gli italiani guardano come ad un modello. Il suo non è solo un ruolo funzionale ma anche simbolico, come deve essere di tutti coloro che la tradizione chiama degni di onore “onorevoli”. La sua Persona, la Sua famiglia, la sua storia deve esprimere il meglio di quanto la nostra cultura ha creato nei secoli.
Ed ecco infine , ma non ultimo, il motivo della mia personale soddisfazione : si tratta di un bel cristiano per il quale la politica è stata servizio, anzi, dal cristianesimo, dal Vangelo ne ha tratto ispirazione.
Non posso concludere senza ricordare un fatto personale che mi lega al nuovo Presidente. Quando ero Ordinario Militare fu Lui, Ministro della Difesa che chiesa al Papa che concedesse che mi fosse prolungato il servizio per altri due anni e fu così che potei continuare a servire il mondo militare mentre con Lui, essendo stato chiamato ad altri servizi, persi i contatti ma non diminuì la stima in quest’uomo che ritengo essere degno di rappresentare il meglio della nostra Italia.