I Stazione: Gesù davanti a Pilato

La quaresima della pandemia

LA VIA CRUCIS

Gesù ci ha detto: “Chi vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua”. E’ facile capire come la Via Crucis sia la più sicura scuola di vita per imparare a portare la Croce. La Croce è sempre pesante, ma non siamo soli a portarla: Gesù ci ha preceduto e ci accompagna e sulla sua fedeltà possiamo credere alle sue parole: “Il mio giogo è soave e il mio carico leggero”. Abbiamo fiducia in Lui e avremo fiducia nella vita. Mettiamoci alla scuola di Gesù.

  1. Lezione: Gesù davanti a Pilato.

Nonostante Gesù ci abbia detto: “Non giudicate e non sarete giudicati”, la vita è un continuo giudizio a cui siamo sottoposti, capace di condizionare la nostra esistenza. Ci piacerebbe essere giudicati bene, almeno secondo giustizia, da persone oneste e invece Gesù ci insegna che la situazione è ben diversa. Gesù è passato davanti a quattro tribunali, uno peggio dell’altro e alla fine la sentenza viene decisa da uno che, pur essendo convinto della sua innocenza, lo condanna a morte per opportunismo, dopo essersi lavato le mani da quello che era un suo preciso dovere. Era il rappresentante dell’imperatore di Roma, patria del diritto. La storia della corruzione della magistratura continua e tanti innocenti sono condannati. Per avere un giudizio di condanna non serve la magistratura, ma le stesse scelte di chi può disporre di te, parlar bene o condannarti senza possibilità di difesa.

Ma questo non è giusto! Però, purtroppo, è vero. Per questo Gesù ha voluto inserirsi nel sistema e, con la sua indiscussa innocenza, dimostrare il limite e la falsità del giudizio degli uomini. E Pilato, nonostante la convinzione della sua innocenza (“Quest’uomo non ha fatto niente che meriti la morte”), “dopo averlo fatto flagellare lo consegnò nelle loro mani perché fosse crocifisso” (Mt 27, 22-26).

Gesù ci insegna che tutte le volte che emettiamo un giudizio di condanna continuiamo l’opera di Pilato; ma ci insegna anche come si sopportano le ingiustizie, le condanne e i giudizi degli altri. E’ accettando “volontariamente” la passione della vita e la morte che si salva il mondo dalla ingiustizia. Stiamo entrando nel cuore del mistero della Redenzione che si comprende soltanto se vicini a Cristo, vera luce del mondo.

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