“Dalla Croce non si scende si risorge”.
A Maria, che dal Padre aveva ricevuto il Verbo per offrirlo agli uomini fatto carne, ora gli uomini lo riconsegnano, facendo di Lei non soltanto Sua madre, ma anche nostra madre.
Gesù ci ha insegnato come portare la Croce e Maria ci ha insegnato come si sta vicino a chi porta la Croce. “Stava, presso la Croce di Gesù, sua Madre” ci dice San Giovanni, presente anche Lui sul Calvario.
San Paolo ci dice: “Abbiate gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù” (Fil 2,5) e la Chiesa ci fa chiedere a Maria con la preghiera del grande mistico Jacopone da Todi: “Lascia che io pianga il Cristo Crocifisso finché avrò vita”. Chiedere il dono delle lacrime sulla passione di Gesù è chiedere di vivere intensamente il suo dolore con tutta la partecipazione del cuore.
Lo scopo della nostra Via Crucis è proprio quello di arrivare ad amare Gesù col Cuore e in questo potrà aiutarci Maria, perché nessuno ha amato e conosciuto Gesù come Lei e nessuno ha amato e conosciuto Lei come Gesù.
San Massimiliano Kolbe lo aveva capito e Karol Wojtyla ce lo ha riproposto: “Amare Gesù col Cuore di Maria e amare Maria col Cuore di Gesù”.
Il cristianesimo non è una dottrina, né una simpatia, ma “il cristiano è colui che ama Gesù Cristo” ci ha ripetuto più volte Benedetto XVI. Niente può muovere il cuore più che sapere che l’Amato ha dato la vita per me, per poi arrivare a desiderare di “completare nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo a favore del suo corpo che è la Chiesa” (Col 1,24).