La famiglia di Gesù
2022
La famiglia di Nazareth è il luogo in cui è avvenuta su questa terra la più alta esperienza di Dio: “Il Verbo si è fatto carne … ed è andato ad abitare a Nazareth” possiamo veramente dire!
L’esperienza più alta che una creatura può fare durante la sua vita è quella di Dio: sperimentare Dio, percepire la sua presenza. Questa esperienza è riservata ai mistici e per mistici si intendono uomini straordinari come gli eremiti, le monache di clausura, come Santa Teresa e, ai nostri tempi, persone come Teresa di Calcutta e Padre Pio. Invece ogni battezzato è chiamato a vivere questa straordinaria esperienza e può viverla nella maniera più ordinaria: in famiglia. Dio è in famiglia, ce lo ha detto Lui: “Quando due sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro”. La Chiesa ce lo assicura nel Vaticano II: “Col matrimonio Dio entra nella famiglia e vi rimane”. Quindi i coniugi si trovano esattamente nella stessa situazione di Maria e di Giuseppe a Nazareth, perché Gesù, anche se non allo stesso modo, è in mezzo a loro.
Nella mia lunga esperienza ho incontrato diverse famiglie che, senza saperlo, vivevano un’autentica vita mistica: sperimentavano abitualmente la presenza di Dio in casa.
Ad una cara amica il figlio, curioso come sono i bambini, faceva delle domande che spesso la mettevano in difficoltà. Un giorno gli chiese: “Mamma, Dio chi l’ha fatto?”, la mamma cercò di deviare il discorso, perché non sapeva proprio cosa dire. Quando questo genere di domande le facevano i miei nipoti, mia sorella prontamente rispondeva: “Quando viene lo zio domandatelo a lui!”. Un giorno invece gli chiese: “Mamma, ma Dio com’è fatto?”, allora la risposta fu più sicura: chiamò il marito, prese tra le sue braccia il figlio, strinse tutti e due in un unico abbraccio e, mentre il bimbo rideva e si rallegrava, rispose: “Dio è fatto così!”. Dio è nell’amore degli sposi, Dio abita con loro.
Durante un corso di esercizi spirituali, chiesi a tutte le famiglie di interrogarsi quando nella loro esperienza familiare avevano avuto la percezione di avere Dio in casa. La risposta – incredibile, ma vero, fu: “Quando abbiamo saputo che stava arrivando una nuova vita”. È stupendo pensare che lo stesso Dio che si è manifestato a Francesco di Assisi e gli ha detto: “Va e ripara la mia casa”; a Teresa d’Avila nella solitudine della sua cella, a Teresa di Calcutta, mandandola tra i più poveri dei poveri, fa sentire la sua presenza in famiglia, quando due sposi si amano. Anche Maria, la madre di Gesù, che solitamente appariva all’aperto, tra la natura, in una grotta a Lourdes, su un leccio a Fatima, l’ultima volta è apparsa in una famiglia versando lacrime dall’umile immagine che era a capo del loro letto nuziale. Ho conosciuto anche la mamma di cinque figli che mi diceva il suo stupore quando la domenica portava in tavola il cibo e nella gioia dei suoi ragazzi vedeva e commentava: “E’ l’Eucarestia”.
Gesù è nelle nostre famiglie come a Nazareth ed è per questo che anche le famiglie possono raggiungere la piena comunione con Lui. C’è voluto il Concilio Vaticano II, dopo duemila anni di cristianesimo, che dicesse che anche in Famiglia si può raggiungere la santità, cioè la pienezza della carità.
La famiglia di Nazareth ci dice tutto questo e si propone come modello di tutte le famiglie.
Nonostante le difficoltà della vita moderna e soprattutto lo stress quotidiano a cui sono sottoposte la maggior parte delle coppie, gli sposi non possono rinunciare alla loro dimensione contemplativa, perché è di essa che vive la famiglia. Gustare la gioia di sentirsi chiamare “mamma” e “papà”. Il Vangelo chiama sempre Maria “la madre di Gesù”; il nome che Dio preferisce per sé è “Padre”. Grande è la responsabilità di sentirsi chiamare papà, ma anche il più grande onore che si può dare ad un uomo. Considerare che tutto quello che c’è in casa, dall’abito dei figli agli arredi delle loro camere, dai giochi ai libri e la loro stessa felicità, è tutto frutto del suo lavoro. E mai dimenticare che i figli non vogliono essere amati per se stessi. Vivere come sotto un riflettore di amore che abbaglia, potrebbe anche far male, perché è purtroppo noto che esiste anche un amore omicida. Si può essere uccisi da un amore sbagliato. I figli vogliono respirare amore e ciò che crea atmosfera di amore è l’amore della coppia, è da questo amore che i figli imparano ad amare e apprendono la lezione più importante e anche difficile che l’amore è eterno.
La famiglia è la cellula della società e della Chiesa; sappiamo che i tumori sono cellule impazzite ed è per questo che la società ha tanti difetti, ma ha anche la possibilità di ripresa e di recupero nella vita, non di belle e brave famiglie, ma di famiglie contemplative, sante come la Famiglia di Gesù.