La Pasqua della Madonna
Assunzione 2023
Alcuni immaginano che il dogma dell’Assunzione significhi che Maria non è morta. Non è così. Invece vuol significare che Maria è talmente solidale con Cristo che se Cristo è nella gloria, giustamente anche Maria è nella gloria e come Gesù ha conosciuto la morte anche Maria l’ha conosciuta. L’Assunzione ci ridice la Resurrezione. Maria è vivente “corpo e anima”. Quando si dice elevata al cielo si dice qualcosa di più: Non è soltanto passata attraverso la morte ma la vita che ha vissuto sulla terra è entrata nella sua pienezza. Come l’Arca dell’Antica Alleanza che passerà dalla precarietà del su soggiorno sotto la tenda nella dimora stabile del tempio, luogo simbolico della presenza di Dio tra gli uomini.
Maria e noi. In Maria, persona unica e singolare prende forma viva e storica la realtà della salvezza che ci riguarda tutti. Così, l’Assunzione di Maria è la Buona Novella che ci riguarda. Avendo assunto Dio nella sua carne, Dio l’assunta anche nella sua carne. E noi non abbiamo altro da fare se non far prendere corpo nel nostro mondo alla Parola del Cristo? Così assumendo Dio anche noi siamo assunti da Lui.
Il corpo che noi doniamo a Cristo in questo mondo è noi stessi. Noi stessi, corpo di Cristo che è la Chiesa. E’ per questo che la figura di Maria e della chiesa sono sempre state viste in sovraimpressione. Ecco perché il testo dell’Apocalisse che si legge oggi nella liturgia può essere applicato a Cristo e alla Chiesa. La chiesa è quella parte dell’umanità che ha per missione, per funzione accogliere Dio nella sua carne. Portatrice della Parola, voce umana prestata a Dio. Arca dell’Allenza di Dio tra gli uomini. La chiesa è la figura femminile della sposa di Dio. Ecco perchè il testo dell’Apocalisse ci parla anche dell’evento della nascita di Cristo, come la descrive Matteo con la persecuzione di Erode e la fuga in Egitto. Oltre che dei tentativi romani di distruggere la chiesa nascente. Il deserto dove si rifugia la donna è il deserto di cui parla Osea (2,16-22). Il deserto del definitivo fidanzamento.
Sempre Pasqua. Abbiamo cominciato a parlare della morte di Maria e la seconda lettura ci parla della Resurrezione. Il testo dell’Apocalisse parla del tentativo di tutti i tempi per “divorare il fanciullo”. Eccoci ancora una volta dinanzi al tema pasquale. Maria, la chiesa, tutti gli uomini, ciascuno di noi siamo chiamati a credere alla Parola che ci annuncia la nascita, la vita, mentre siamo affrontati direttamente dalla morte. Morte che non è un’apparenza ma una dura realtà da attraversare. La menzogna della morte non è di farci credere che non esiste ma di farci credere che essa è l’ultima parola che è detta., è la parola della fine. Invece la morte è promessa alla morte, chi è morta è la morte.
Maria è dichiarata beata perché ha creduto alla parola che annuncia la nascita e la vita, è per questo che essa può attraversare la propria morte. Là , dove essa va noi non possiamo seguirla adesso ma, vivendo della stessa fede, la seguiremo più tardi.