Il discernimento

La coscienza

Nella coscienza risuona l'eco interiore dell'appello di Cristo che ci invita a seguirlo. La coscienza è l'organo di recezione di quest'appello. In se stessa la coscienza è una voce senza parola, un cero senza fiamma: Cristo Verbo parla attraverso questa voce (nella creazione, nella Rivelazione e nell'azione della grazia) Cristo Luce brucia nel cero e risplende.

Il Concilio Vaticano II ne ha parlato chiaramente " La coscienza è il nucleo più segreto è il sacrario dell'uomo dove egli è solo con Dio, la cui voce risuona nell'intimità. Tramite la coscienza si fa conoscere in modo mirabile quella legge che trova il suo compimento nell'amore di Dio e del prossimo. Nella fedeltà alla coscienza i cristiani si uniscono agli altri uomini per cercare la verità e per risolvere secondo verità numerosi problemi morali, che sorgono tanto nella vita privata che nella vita sociale".(G.et sp. 16)

La coscienza è il luogo in cui avviene il discernimento.
La coscienza sarà anche l'oggetto del giudizio finale di Dio il quale non ci esaminerà se conosciamo la morale cattolica ma se abbiamo agito in coscienza retta. Sant'Alfonso è stato il maestro della Coscienza e il beato Card. Newman ci ha lasciato delle affermazioni che esprimono la sintesi della morale. " Il primo Vicario di Cristo è la coscienza" e ancora, " Prima di brindare al Papa brindo alla coscienza".

Oggi la coscienza è messa più a dura prova che nel passato. Assistiamo ad una disintegrazione del tessuto familiare e della vita pubblica. Si accentua il relativismo a cui soggiacciono i valori e le norme morali. La democratizzazione della società, per cui non manca chi pensa che la verità sia democratica, l'equiparazione di tutti per cui la maggioranza decide o la decisione si trova solo a base di compromessi, la dittatura dei media e delle statistiche son cose che minacciano seriamente la coscienza.
Una malintesa tolleranza e una falsa neutralità in cui non esistono più norme chiare e universalmente impegnative possono intralciare fortemente la coscienza e la sua educazione. A tutto questo aggiungiamo anche l'incertezza nel campo etico, la continua attuazione di sperimenti in moltissimi settori, i numerosi cambiamenti che rileviamo dappertutto.
Da tutti questi indizi risulta chiara l'importanza e la necessità dell'educazione e della formazione della coscienza.
È la proposta che farò con i prossimi interventi: è possibile educare la coscienza? Come si educa la coscienza?

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