Il discernimento

VI Partre

La Chiesa, come una madre si è sempre interessata all’educazione delle coscienze dei suoi figli ed ha avuto grandi maestri che hanno fatto scuola.
Non si può prescindere dal loro insegnamento e anche tutte le nuove forme pedagogiche della formazione delle coscienze si rifanno ai grandi maestri del passato.

Chi sono? Per citarne soltanto alcuni ecco i loro nomi.
“Ii testamento dei dodici patriarchi “della metà del primo secolo avanti Cristo si interessa già della questione. Nel secondo secolo dopo Cristo il “Pastore di Erma” ci offre un testo su cui c’è in embrione l’analisi psicologica dei vizi e su di lui si fonderà Origene il quale ci dice che “nell’uomo ci sono due angeli: uno delle giustizia e uno del male. Ascolta e capisci… e spiega come riconoscerli.
Il mondo monastico , in particolare quello eremitico ha dato un apporto notevole alla riflessione sul discernimento offrendoci esperienze vive. Tra questi c’è da ricordare “la vita di sant’Antonio”, i Padri del deserto, Evagrio il Pontico. Molto vari secondo del loro temperamento spirituale ci sono altri illiustri maestri spirituali: Barsanofio, Giovanni di Gaza,Doroteo di Gaza e Isacco il Siro.
In occidente invece c’è da ricordare Cassiano, Agostino, l’autore della “nube della non conoscenza” e Santa Caterina da Siena.
Il maestro che ci guiderà sarà Sant’Ignazio di Lojola mentre dei nostri giorni è da considerare Dietrich Bonhoeffer, teologo protestante morto martire del regime nazista dei campi di concentramento che ci ha lasciato il trattato sull’”Etica”
Il valore dell’insegnamento di questi maestri è che raccontano la loro esperienza di vita, personale e a contatto diretto con le anime. I loro scritti sono già provati e dimostrati dalla pratica della esperienza di vita La loro psicologia dell’uomo non l’hanno letta sui libri né provata in un gabinetto di sperimentazione ma fondata su una dottrina precedente, verificata in proprio e applicata con frutto nella guida delle anime.
Per il nostro approfondimento, come ho detto , ho scelto Ignazio di Lojola che, anche se non è né il più grande né il più originale è sicuramente colui che espone il metodo di discernimento nella maniera più organica, come rimane tra tutti il più organico e metodico maestro di preghiera.

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