Il terzo momento dell’esame consiste nell’esaminare seriamente la nostra giornata dal momento in cui ci siamo svegliati al mattino fino al momento in cui si fa l’esame.
Un esame serio. Sant’Ignazio dice un “Redde rationem ab anima”, ora per ora prima di tutto dei pensieri, delle parole e delle opere.
Dio ci ha fatti amministratori di un capitale enorme: la nostra vita, e come in ogni amministrazione che si rispetta si esige un rendiconto finale con tutte le motivazioni delle spese. La parabola dell’amministratore infedele può esserci di guida. In tutte le parabole dove si tratta di amministrato Gesù manifesta di esigere un preciso rendiconto. Anche alla fine verrà fatto rilevare “Ogni volta che avete fatto…..lo avete fatto a me”.
Non si tratta però di fare un elenco freddo e irresponsabile del nostro agire ma confrontare il primo momento dell’esame, cioè i doni che in tutta la giornata abbiamo ricevuto col modo con cui abbiamo risposto. Vedere ciò che si è fatto di buono per proseguirlo, e ciò che invece si è fatto di male, per cambiare rotta.
In questo modo appare il nostro modo di agire nei confronti dei doni di Dio e la nostra coscienza rileva i vari errori.