Cosa cambierà dopo la pandemia? È la domanda che molti si pongono anche per fare dell’Accademia mentre altri seriamente e seriamente rispondono a secondo della loro linea di pensiero. Finita la pandemia non saremo più quello che siamo stati, anche la situazione internazionale cambierà in meglio, assicura una buona parte di persone; altri invece assicurano con altrettanta chiarezza che non cambierà proprio niente, anzi la situazione peggiorerà.
Personalmente ritengo che qualcosa cambierà non tanto perché c’è stata l’esperienza del coronavirus ma perché è passato del tempo e il tempo ci cambia o in meglio o in peggio, ma sicuramente ci cambia. La situazione di sofferenza dell’umanità potrebbe essere stata un’occasione per crescere in meglio essendo stata una esperienza di croce e la croce fa crescere tutti a condizione che venga accettata con fede o almeno con pazienza. La. Croce fa crescere perché con la Croce non si scherza, nessuno può far finta di non averla, è una maestra che si fa sentire e ascoltare. Da tempo ho imparato a considerare le persone dalle croci che hanno portato: chi ne ha fatto l’esperienza sono quasi sempre persone mature , chi invece ancora non è stato visitato dalla croce è ancora un ragazzino bullo e sognatore. C’è quindi da sperare seriamente che dopo questa prova l’umanità sia cresciuta e maturata. Possiamo però già dire che durante questo Calvario sono apparsi tanti cirenei che si sono addossati la Croce degli altri portandola fino alla fine con una generosità sorprendente. L’umanità si è rivelata più buona di quanto si fosse immaginato perché l’uomo è veramente buono. La redenzione e la salvezza hanno davvero funzionato, il Regno di Dio è in mezzo a noi.
Cosa faremo dopo la pandemia? Siamo in particolare attesa di cominciare a realizzare il programma fondamentale della Chiesa, un programma stilato direttamente da Dio : faremo Eucarestia. Si! Faremo l’Eucarestia, cioè annunzieremo
la morte del Signore, proclameremo la sua resurrezione e attenderemo la sua venuta.
La chiesa sopratutto farà superare ogni morte, ogni genere di peccato, continuerà a dire male al male e bene al bene e annuncerà che ogni genere di morte è stata superata e che non c’è ragione di temere di una vittoria del male. Il virus del male è stato debellato dal vaccino della Grazia che è a disposizione di tutti coloro che lo desiderano. Questo digiuno che ci è stato imposto dalla storia e dalla paura finirà e celebreremo la Pasqua di resurrezione.
Proclameremo la Resurrezione. Avremo la prova che dalla Croce non si scende ma si risorge e rinnovati dalla grazia della Croce che abbiamo portato insieme a Cristo riprenderemo la strada della vita quotidiana ripercorrendo le strade di tutti i giorni , che sono rimaste deserte in questo tempo , unicamente preoccupati di mettere i nostri pressi sulle orme di Cristo. Rivestiti delle vesti candide del nostro Battesimo staremo ben attenti a non sporcarle di nuovo ma affronteremo la vita con la forza del Vangelo di Cristo e non con quello menzognero del mondo. Guardandoci intorno ci accorgeremo di essere diminuiti, alcuni ci hanno preceduto “nel segno della fede e dormono il sonno della pace” e per questo celebreremo le nostre Eucarestie
Aspettando la sua venuta. Credo che una grazia che potremo aver ricevuto ,se siamo stati attenti , sia stata proprio quella della visione della provvisorietà della vita. Tutto passa, tutto è appeso al filo fragilissimo della nostra vita che Dio tiene in mano come ogni capello del nostro capo. È grazia entrare nella dinamica del provvisorio e che “ non abbiamo quaggiù una stabile dimora. Ma ne cerchiamo una futura”. Urge nel mondo la ripresa di coscienza delle vita soprannaturale, è impossibile vivere i in un mondo senz’anima e immaginarci che tutto finisce quaggiù. L’Eucarestia contiene il progetto e il programma da realizzare per la costruzione di un mondo che non tema più alcun virus perché pieno dello Spirito di Dio che fa nuove tutte le cose.