La Quaresima prosegue velocemente. Stiamo superando la metà, rallegrati dalla festa di San Giuseppe e dell’Annunciazione del Signore e anche il nemico che mi ha costretto all’Ospedale per 20 giorni ha dato il suo nome.
Si tratta di un’infezione al collo che è stata drenata; non è guarita ma è stato individuato il nemico per cui la lotta deve continuare anche fuori dall’Ospedale, e questo non è poco. E’ chiaro che uscire dal deserto non significa uscire dalla Quaresima ma ricordarsi sempre che la vita è lotta senza fine. Lasciare organizzare la Quaresima dal Signore è molto rischioso perché è pieno di fantasia. Non mi era mai capitato di associare il pensiero di deserto con quello di Ospedale. Sono troppe le differenze e addirittura le contraddizioni, prima fra tutti deserto significa silenzio, Ospedale confusione notte e giorno. Deserto significa digiuno, Ospedale costrizione a mangiare quello che tutt’altro desideri. Intravedo l’uscita per giovedì prossimo e onestamente la intravedo come gli schiavi di Egitto. Continuiamo a pregare vicendevolmente per arrivare alla vera Pasqua.
Vi benedico
+ Don Giuseppe