Ѐ ora di diventare cristiani

Una delle caratteristiche di chi si mette a lavorare con Dio è quella di non essere mai soddisfatto. Con Lui può essereci solo un rapporto di amore e non è possibile competere con uno che è Amore Infinito e che ti ama di un amore ciascuno di un amore geloso. Diceva Sant’Ignazio d’Antiochia “Quando sarò lassù sarò veramente cristiano”, certamente perché “allora saremo simili a Lui perché lo vedremo così come Egli è”.

Un prelato a cui mi trovai vicino in una delle rare cerimonie in San Pietro a cui ho partecipato richiamò la mia attenzione e mi disse :”Vedi ,caro amico, qui c’è la chiesa al completo: la chiesa trionfante, e mi indicò la gloria del Bernini tutta illuminata, la chiesa purgante, e mi indicò i fedeli assiepati nella navata e la chiesa decorativa e indicò noi in tecnicolor”. E’ facile sentirsi Chiesa trionfante, soprattutto quando ci gloriamo dei sacrifici degli altri, è ancora più facile fare dicorazione, ma credo che quest’anno cominciamo l’anno liturgico come chiesa purgante, chiesa penitente, chiesa che è alla ricerca di autenticità. Sono “tempi difficili” ma che ci fanno guardare in faccia i problemi aiutandoci ad essere autentici. Ripenso a San Pietro pieno del senato cosmopolita di teste mitrate riunite intorno a Paolo VI che proponeva al “mondo di questo tempo ”come un segno di speranza e di gioia, il mistero della Chiesa Luce della nazioni, ed eccoci dopo poco tempo, quasi ogni giorno, da una parte all’altra del mondo cattolico, cadono pietre della facciata per rivelare la lebbra e le immondizie degli “abusi”che sembra di rimanere schiacciati sotto l’albero alla cui radice è posta l’ascia. Il rapporto tra i due episodi suscita il sorriso cinico di tanti e con sarcasmo la domanda: Dov’è la tua chiesa? dov’è il Concilio? dov’è il tuo Dio? Il rancore degli uomini non perdona e la “visita del Signore” al suo popolo è di un rigore insospettato. Anche se oneste e vere le prostrazioni prelatizie lasciano indifferenti i secolari, pentimenti ufficiali non bastano per far tornare amicizia e fiducia, è necessario un cambiamento radicale prima della nostra vita poi anche delle istituzioni desuete che servono più a se stesse che ai fratelli. Si sente la necessità di cambiare la nostra catechesi, la nostra predicazione, il nostro apostolato , il funzionamento delle nostre comunità che desiderano tornare alla gravità, all’onestà alla modestia. L’umiliazione presente ci impone una rifondazione perché non c’è da fare ammenda per qualche decennio di silenzio complice ma per secoli di adulterio commesso con idoli mondani. Dopo cinquanta anni in cui la chiesa ha parlato fin troppo della morale sessuale ha mentito sugli scandali che vengono fuori e la cosa appare particolarmente odiosa ad una società in cui il puritanesimo è ancora più forte della permissività.
Però basta aprire la Bibbia per sentirci dire da Dio che questi sono i momenti dolorosi del suo intervento purificatore per realizzare quel cambiamento che tutti desideriamo ma, magari come piacerebbe a noi, mentre Dio ha altre idee. Dio ci offre l’occasione di cominciare un nuovo anno liturgico per rieducarci alla saporita frugalità delle Scritture e ridiventare “un popolo intelligente”(Dt 4,6), fare della Chiesa “un popolo umile e modesto”(Sof 3,12), una casa “ per la quale ha stabilito l’ordine dei tempi e i confini del loro spazio, , perché cercassero Dio se mai arrivino a trovarlo, andando come a tentoni, benchè non sia lontano da ciascuno di noi”(Atti 17,27).Faremo insieme questo cammino attraverso “la rete” riuniti nella nostra Cattedrale virtuale la cattedraleweb .Ogni settimana non farò mancare il commento alla Parola di Dio e una riflessione spirituale sui tempi che viviamo . Vi seguirò personalmente oltre che con la preghiera proponendovi , soprattutto nei “tempi forti” delle riflessioni giornaliere brevissime ma pregate che potrete diffondere tra gli amici. Cominceremo Giovedì 29 novembre con la Novena dell’Immacolata che ci condurrà fino al Natale pregando con la preghiera di Maria il “magnificat”.
La nostra Cattedrale vituale ha ormai cinque anni, è frequentata da un popolo numeroso che mi auguro aumenti anche con la collaborazione di tutti.
Domenica Prima domenica di Avvento comincia il nuovo anno liturgico, quindi Buon anno insieme.

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