L'uomo profondo e discreto

Diverse sono le categorie degli uomini: che credono o che non credono, che pensano o che non pensano, profondi o superficiali. E’ proprio quest’ultima categoria che ci interessa e potrei descriverla così: quelli che prima di parlare hanno bisogno di pensare non quelli che danno fiato e buttano là. Le interviste televisive con i politici favoriscono quest’ultimi.

L’uomo senza vita interiore è un superficiale, chi ha una vita interiore è profondo, cioè prima di parlare ha bisogno di confrontarsi con se stesso, ma più esatto sarebbe dire con Dio che va sotto il nome di coscienza o di valori in cui crediamo.

Viviamo un tempo in cui sembra che tutto porti alla superficialità, l’invadenza della pubblicità, la velocità della comunicazione e anche l’uso del computer che ci permette di avere a disposizione ogni notizia senza la minima fatica della ricerca.
Chi possiede una vita spirituale è necessariamente una persona profonda e riflessiva perché mantiene un dialogo con Dio che interpella prima di ogni decisione e di ogni giudizio.
E’ grande sapienza prima di esporre un giudizio porsi la domanda cosa ne pensi Dio e cercare di adeguarsi al suo giudizio .

Far questo si chiama, con una parola che Papa Francesco ha riportato alla moda: Discernimento. Di cui parleremo la prossima volta.
Per ora ti dico che dobbiamo desiderare di essere persone profonde e discrete, che cioè sappiano discernere, fare discernimento per trovarsi sempre nel pensiero di Dio.

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