E arrivato a un certo punto, scopri che quel desiderio può anche bastare. Perché sulle prime ti è piaciuto, ti ha sedotto e commosso, ma non ti sei poi tanto fidato. Sembrava troppo bello, forse anche troppo facile. Come succede ai bambini, no? Da grandi vogliono essere dottori, astronauti o piloti. Certo: ognuno ha diritto al suo sogno, e anche tu hai il tuo.
Ma non sei più un bambino.
È un sogno, un bel sogno, ma poi la realtà sta da un’altra parte. Puoi nutrire quanto vuoi questa fantasticheria di fare il prete; ma poi la vita vera del sacerdote è un’altra e tu ti troveresti faccia a faccia con cose tipo la solitudine e il celibato per cui, lo sai, non hai né forza né costanza.
Quel sogno finisci per nasconderlo, tacerlo, accantonarlo. Non del tutto, forse; ma d'altra parte, non consenti nemmeno che la sua potenza evocativa corrompa le tue resistenze. Ogni tanto lo rispolveri, lo accarezzi, quasi lo coccoli e ti lasci affascinare, perdendoti in quelle che ti sembrano lusinghe puerili. Succede tutte quelle volte che partecipi ad un ritiro, ad una giornata di spiritualità, ad una Messa predicata con intensità. Tutte le volte che hai davanti un prete felice di essere prete, che trasmette con gioia il suo essere “pescatore di uomini”, dentro di te qualcosa si muove. Irrequieto, scomodo, quel qualcosa grida forte che tu sei tra quelli che devono seguirLo più da vicino.
Poi prendi tempo.
E ritorni alle cose bellissime che Lui ha messo nella tua vita: la famiglia, i tuoi amici, l’università, la fidanzata, l’impegno in parrocchia, nella pastorale diocesana. Già, perché questo glieLo devi riconoscere, ti ha sempre dato una vita più ricca rispetto a quella che tu credevi di meritare. Quella vita ti piace, ti piace da morire, ci stai bene dentro. La sua generosità l'hai riconosciuta, la conosci, la tua fede si nutre già di memoria, c'è una storia stupenda che ha fatto con te.
Ma ancora non basta.
“Chi vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua”. Ogni volta che leggi questo passo, non fai mai in tempo a pensare che ti viene da piangere. È lì scritto apposta per te. Senti che quando stai a contatto con la Sua Parola la parte più vera e intima di te si risveglia, si sente a casa, conosce un entusiasmo di cui la parte più razionale di te è ignara.
Ma ancora non basta.
Prosegui i tuoi studi universitari fino alle soglie della laurea, in un’alternanza felice di esperienze piene della Sua presenza e un futuro che appare ancora tutto incerto, ma che percepisci, sai che sarà bello. Adesso ne sei solo un po’ più consapevole: da grande o ti sposerai o ti farai prete. Ma i piatti di quella bilancia sembrano ancora in perfetto equilibrio.
Un giorno tutto cambia. I tuoi appoggi ti vengono sfilati di sotto uno dopo l’altro. Non sono stati i tuoi idoli, affatto. Sono le cose nelle quali trovavi rifugio e che forse ti consentivano di non prendere in mano la scelta determinante della tua vita. Ad uno ad uno ti vengono sottratti, senza drammi; di alcuni, decidi tu stesso di farne a meno. Sta di fatto che non hai più la casa dove sei cresciuto al riparo della tua famiglia, adesso, né hai più a portata di mano la tua bellissima comunità parrocchiale, e poi la tua fidanzata è andata a lavorare lontano, tuo fratello pure, il tempo dell’università è inesorabilmente agli sgoccioli.
Dovevi arrivare lì. A stare un po’ solo. Ed è lì che scopri la provvidenziale generosità del Signore. Ora che nella tua vita si è creato un po’ di silenzio, nello stesso istante in cui i tuoi appoggi sono venuti meno, il Signore ti ha mandato quello che diventerà il tuo padre spirituale, un uomo esperto – guarda caso – nell’accompagnamento vocazionale.
Prima c’era tutto, ma ancora non bastava. Ti occorreva il silenzio e ti occorreva che un uomo si prendesse cura della tua vocazione in nome di Dio. Senza l’uomo Dio non fa nulla; stava aspettando l’uomo del tuo silenzio e l’uomo della tua guida.
La prima cosa che la tua guida ha fatto è stata ascoltare il tuo desiderio. La prima cosa che ti ha detto è che quel desiderio poteva bastare, perché veniva da Dio.
Era il sogno che Dio aveva sulla tua vita.