Categoria: Buona novella

Verso Gerusalemme

Verso Gerusalemme

XIII Domenica del T.O.

Terminate le grandi celebrazioni pasquali, la chiesa ci invita a metterci alla sequela di Gesù e fino al 30 novembre lo seguiremo, domenica per domenica, condotti dall’evangelista Luca, nel cammino verso Gerusalemme.

Colpisce l’atteggiamento di Gesù che si mette in viaggio verso Gerusalemme dove sa bene cosa lo attende. Luca sottolinea che non era per niente allegro, ma anzi “indurì il suo volto”. Altri traducono: “Prese la ferma decisone di mettersi in cammino”. Il volto ci rivela un Gesù tutto preso dalla sua missione, quella che aveva udito dal Padre e che doveva portare a termine. La volontà del Padre è sempre una cosa impegnativa per tutti e non può essere mai presa alla leggera.

Festa della Messa

Festa della Messa

Corpus Domini 2022

La festa del Corpus Domini quest’anno deve avere una connotazione particolare dopo il momento che abbiamo vissuto. Stiamo uscendo da una pandemia  che è stata tutt’altro che una manifestazione della fede popolare, come solitamente avveniva nei momenti di calamità generale; anzi, c’è stato il tentativo di chiudere le chiese, sono state proibite le pubbliche celebrazioni delle Messe e, addirittura, abbiamo visto i carabinieri interrompere le celebrazioni che qualche sacerdote faceva per i suoi pochi e distanziati fedeli. I preti smarriti e i vescovi, aiutati da sedicenti teologi, ne hanno inventate una dopo l’altra per giustificare le decisioni e riempire il momento. Si è identificata la Messa con la Comunione e questa con la comunione spirituale. Un vescovo, che sarebbe da “svescovare”, ha addirittura scritto che non poter fare a meno della comunione sacramentale è segno di mancanza di una fede adulta.

La festa della domenica

La festa della domenica

Festa della SS. Trinità

Partiamo da lontano, addirittura dalla creazione e ascoltiamo cosa ci dice la Bibbia: Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Allora Dio, nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto. Queste le origini del cielo e della terra, quando vennero creati” (Gen 2,1-4).

La Pentecoste

La Pentecoste

2022

La Pentecoste è la conclusione della storia della salvezza. Tutto quello che Dio ha fatto lo ha fatto per darci lo Spirito Santo, e avvenne la mattina della Pentecoste, cinquanta giorni dopo la Pasqua. Quel giorno nacque la chiesa, quindi oggi è il compleanno della chiesa. Sant’Agostino spiega che la chiesa, prima della Pentecoste, era nelle mani di Dio come quel pupazzetto di creta da cui fece l’uomo  alitando su di esso il suo Spirito di vita. La chiesa ha una lunga preistoria che comincia con Abele, il primo giusto immolato, ma che si conclude quando lo Spirito di Dio è entrato in lei.

Oggi , quindi è il giorno opportuno per chiederci perché esiste la chiesa? Perché la chiesa? Qual è la sua missione?

Ascensione

Ascensione

2022

Prima della sua Pasqua Gesù aveva detto: “Quando sarò elevato da terra attirerò tutti a me” (Gv 12,32). Ovviamente intendeva la prima elevazione, quella della Crocifissione, ma che era soltanto l’inizio che doveva culminare con la sua elevazione alla destra del Padre. Siamo arrivati al momento di lasciarci attirare da Lui, giunto alla fine della sua esperienza terrena. Seguiamo Gesù che ci conduce sul monte degli ulivi, dove era cominciata la sua passione. Ascoltiamolo e contempliamolo. Sono le sue ultime parole prima di tornare al Padre e l’ultimo gesto: quello che resterà impresso per sempre nel cuore dei presenti.

La Nuova Alleanza

La Nuova Alleanza

VI Domenica di Pasqua

Stiamo camminando verso la conclusione della Pasqua in cui si è realizzata la Nuova Alleanza. Sul Sinai Dio  affidò a Mosè le leggi che avrebbero regolato la Prima Alleanza , sul Calvario,  nella Croce di Cristo e nel Suio sangue, si è realizzata la nuova.  L’esodo ci ha narrato i fatti dell’Antica Alleanza,  Giovanni la Nuova. Nella prima “Voi sarete il mio popolo e io sarò il Vostro Dio “ , nella Nuova  “Se uno mi ama e osserva i mie comandamenti, noi verremo a Lui e faremo dimora presso di Lui”.

La glorificazione

La glorificazione

V Domenica di Pasqua

Nel vangelo di oggi risuona questa affermazione: “Il Figlio è stato glorificato” e “anche Dio è stato glorificato”. E’ il modo migliore per essere introdotti a quanto abbiamo ascoltato nella seconda lettura in cui Giovanni ci parla del cielo nuovo e della terra nuova, parlando della mutazione che deve subire il mondo per diventare il Regno.

I frutti della resurrezione

I frutti della resurrezione

IV Domenica di Pasqua

Il vangelo di oggi ci introduce,  attraverso l’evangelista Giovanni, nella vita interiore di Gesù e del suo rapporto con noi. Per esprimere la nuova situazione Gesù si serve dell’immagine del Buon Pastore e del rapporto con le sue pecore. Non è facile, per chi non conosce la cultura pastorale, percepire la finezza e la delicatezza dell’immagine usata da Gesù.

L’unica condizione

L’unica condizione

III Domenica di Pasqua

Quando ero Arcivescovo a Cagliari ci furono le elezioni comunali e pensai bene di fare una serie di articoli sul giornale diocesano dal titolo: “Per chi dovete votare”. Il risultato editoriale fu notevole e più ci si avvicinava alla fatidica data più precisavo che la volta dopo avrei detto per chi votare. Aumentava la curiosità e venivano approntate le armi per farmela pagare. Un cristiano chi deve scegliere come sindaco? “Il cittadino che ama Cagliari più di se stesso”. Nessuno replicò. La mattina dopo le elezioni, Massimo, il neo eletto, un caro amico, venne a dirmi che con quegli articoli lo avevo messo nei guai.

Gesù costruisce la sua Chiesa

Gesù costruisce la sua Chiesa

II Domenica di Pasqua

Tutta la liturgia di oggi orienta la nostra attenzione alla Chiesa. Ne parla la prima lettura raccontando che “andava aumentando il numero di quelli che credevano nel Signore”. L’Apocalisse ci presenta Giovanni che riceve l’incarico di scrivere alle chiese; il vangelo ci racconta della prima apparizione agli apostoli riuniti. Quello che avviene è tutto paradigmatico per noi, avviene per  nostra istruzione. Nel vangelo non avviene niente a caso.

Incontrare il Risorto

Incontrare il Risorto

Pasqua 2022

Tutto il giorno di Pasqua è investito dalla presenza del Signore: la sua vita di risorto, scoccata nel mistero della notte, si manifesta attraverso il succedersi delle apparizioni durante tutta la giornata fino a sera. Gli apostoli, anche se già trascinati dalla grazia della resurrezione, non erano ancora completamente consapevoli, come registra il vangelo: “Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura secondo la quale egli doveva risuscitare dai morti” (Gv 20,9).

Sabato Santo

Sabato Santo

Il grande sabato

Oggi è il giorno del grande silenzio e del vuoto per preparare il cuore al grande evento.

Gesù è morto e la sua anime e scesa agli inferi dove ha incontrato quelli che lo hanno preceduto da Adamo a Disma, il buon ladrone del Calvario.

Venerdì Santo

Venerdì Santo

Il Grande Venerdì

E’ il giorno più santo dell’anno, quello in cui il Figlio di Dio muore in croce per noi.

Oggi viene innalzata sul Calvario la Croce che è scandalo per i giudei e stoltezza per i pagani ma per noi è Salvezza di Dio. Insieme alla Croce di Cristo vengono elevate ed esaltate tutte le croci portate dagli uomini fino alla fine dei tempi.

Gesù inventa l’Eucarestia

Gesù inventa l’Eucarestia

Il Grande Giovedì

Era la viglia della Sua Morte quando Gesù riunì in una cena di addio, la cena pasquale, i suoi amici e lasciò loro un testamento: il codice della Nuova Alleanza.

La rivelazione del cuore di Dio: voi siete i miei amici. Siamo chiamati ad essere gli amici di Dio.

La legge della Nuova alleanza. L’Amore.

Il centro della nostra fede

Il centro della nostra fede

Domenica delle Palme

Con la Domenica delle Palme entriamo nella Settimana Santa perché la settimana in cui si celebra il mistero centrale della nostra fede cristiana: la morte e la resurrezione del Signore.

Mi ha sempre stupito il fatto che San Paolo non cita mai nelle sue lettere né i miracoli né i discorsi del Signore Gesù ma parla soltanto della sua morte e resurrezione ma soprattutto della sua morte.

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