Evangelizzare la politica

Parte 1

In questi giorni, la stampa ha parlato di un’assenza della chiesa dalla politica perché da parte della gerarchia non ci sono stati schieramenti come nei tempi passati in vista delle elezioni.  Compito della chiesa non è orientare la politica ma evangelizzare la politica. Se c’è una situazione  in cui più che in altre si annida il peccato  è proprio la politica per cui ha bisogno di essere redenta e salvata, cioè evangelizzata. Ero giovane Vescovo ausiliare del Settore  Est di Roma quando andavano di moda le scuole di politica. 

Erano molto frequentate anche perché, immagino, i giovani che ci partecipavano pensavano di essere facilmente candidati.  Anch’io mi posi il problema se creare una scuola di politica e ne parlai con don Giuseppe Dossetti. Manifestò subito perplessità e rimase in  silenzio. Alla mia insistenza rispose. “La politica è il luogo in  cui più che in qualsiasi altro si nasconde l’ambizione. Per prima lezione dirai ai tuoi giovani che per il cristiano l’ambizione è peccato”. E dire che per tanti l’ambizione è la molla che mette in moto gli uomini politici. Devo confessare che è ben triste sentirsi oggetto dell’ambizione degli altri non del servizio degli altri. Evangelizzare la politica è possibile? Son sobbalzato sulla sedia quando intesi il Presidente del Consiglio dei ministri che si onorava di essere stato dirigente locale dell’AGESCI, che non aveva giurato sul Vangelo ma sulla Costituzione. Capisco perché voleva cambiarla.  Ricordo invece come una delle immagini più belle il giuramento del presidente degli USA ponendo la mano su la Bibbia che sua Moglie gli offriva. Mi chiederete se è stato fedele. Sicuramente manifestava il desiderio di esserlo. Se è innegabile che la politica è l’arte del compromesso è anche un’alta forma di carità, quando è svolta con disinteresse e trasparenza evangelica. Non è vero che la politica è il mondo della corruzione e del peccato. Ci sono stati e ci sono persone che servono la comunità con spirito evangelico da veri cristiani.  Non cito soltanto uomini come De Gasperi-. Giorgio la Pira, Lazzati ma anche altri che personalmente ho conosciuto e che mi hanno edificato per la loro intelligenza e lo spirito di servizio. Cito tra tutti L’on. Beniamino Andreatta, che ho conosciuto come ministro della Difesa ed economista.

Come si evangelizza la politica? Inserendo in essa uomini evangelici, uomini che credono nei comandamenti di Dio: non rubare, non uccidere, non imbrogliare. Persone trasparenti che non costruiscono la propria ascesa sui cadaveri degli altri, uomini che  non si gloriano di aver fatto cose di cui “dovrebbero vergognarsi” unicamente perché rispondono  ad un certo grado di sensibilità popolare. Uomini che non sanno fare del bene se non c’è la televisione che diffonde, uomini che  chiamano ladri chi ruba, vagabondi chi non lavora e bugiardi chi non dice la verità. Uomini che non sono disponibili a prendere  stipendi e pensioni da nababbi spremendo con tasse inique il sangue dei  salariati che non possono evadere neppure per motivi di coscienza.

Quello della politica è un mondo che ha veramente bisogno di Vangelo e dipende dai cittadini credenti quest’opera di salvezza che la politica attende.

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